Nuova Riveduta:

1Samuele 14:41

Saul disse al SIGNORE: «Dio d'Israele, fa' conoscere la verità!» Gionatan e Saul furono designati dalla sorte, e il popolo ne uscì salvo.

C.E.I.:

1Samuele 14:41

Saul parlò al Signore: «Dio d'Israele, fa' conoscere l'innocente». Furono designati Giònata e Saul e il popolo restò libero.

Nuova Diodati:

1Samuele 14:41

Perciò Saul disse all'Eterno: «DIO d'Israele, da' la giusta risposta». Così furono designati Gionathan e Saul, e il popolo scampò.

Riveduta 2020:

1Samuele 14:41

Saul disse all'Eterno: “Dio d'Israele, fa' conoscere la verità!”. E Gionatan e Saul furono designati dalla sorte, e il popolo scampò.

La Parola è Vita:

1Samuele 14:41

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La Parola è Vita
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Riveduta:

1Samuele 14:41

Saul disse all'Eterno: 'Dio d'Israele, fa' conoscere la verità!' E Gionathan e Saul furon designati dalla sorte, e il popolo scampò.

Ricciotti:

1Samuele 14:41

Quindi Saul si volse al Signore, Dio d'Israele, e disse: «Signore Dio d'Israele dà un segno. Perchè non rispondesti oggi al servo tuo? Se questa colpa deve imputarsi a me o al figlio mio Gionata dallo a conoscere; se la colpa è del tuo popolo dà a conoscere la tua santità». Or vennero designati Gionata e Saul e il popolo fu rimandato;

Tintori:

1Samuele 14:41

Allora Saul disse al Signore Dio d'Israele: «Signore Dio d'Israele, palesa per qual motivo oggi non hai risposto al tuo servo. Se la colpa è in me o nel mio figlio Gionata, mostralo, se poi è nel tuo popolo, fa conoscere la tua santità». Furon designati Saul e Gionata e il popolo fu escluso.

Martini:

1Samuele 14:41

E Saul disse al Signore Dio d'Israele: Signore Dio d'Israele, dà a conoscere per qual motivo non hai data adesso risposta al tuo servo. Se la colpa viene da me, o da mio figliuolo Gionata, dallo a conoscere: che se questa colpa è nel tuo popolo, fa conoscere la tua santità. E la sorte scoprì Saul, e Gionata, e assolvè il popolo.

Diodati:

1Samuele 14:41

E Saulle disse al Signore Iddio d'Israele: Mostra chi è innocente. E Gionatan e Saulle furono presi; e il popolo scampò.

Commentario abbreviato:

1Samuele 14:41

36 Versetti 36-46

Se Dio respinge la nostra preghiera, abbiamo motivo di sospettare che sia per qualche peccato covato nel nostro cuore, che dovremmo scoprire per poterlo eliminare e mettere a morte. Dovremmo sempre prima sospettare ed esaminare noi stessi; ma un cuore non rattristato sospetta di ogni altra persona e cerca ovunque, tranne che a casa propria, la causa peccaminosa della calamità. Gionata si scoprì essere il colpevole. I più indulgenti verso i propri peccati sono i più severi con gli altri; quelli che più disconoscono l'autorità di Dio, sono i più impazienti quando i loro stessi comandi vengono disattesi. Chi lancia maledizioni, mette in pericolo se stesso e la propria famiglia. Cosa osserviamo nell'intero comportamento di Saul in questa occasione, se non un'indole impetuosa, orgogliosa, maligna ed empia? E non notiamo forse in ogni caso che l'uomo, lasciato a se stesso, tradisce la depravazione della sua natura ed è schiavo dei temperamenti più bassi?

Riferimenti incrociati:

1Samuele 14:41

Prov 16:33; At 1:24
1Sa 10:20,21; Gios 7:16-18; Gion 1:7

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